Reggio: al circolo "G. Calarco" incontro con Emiliano Barbucci, regista del film documentario “Gramsci 44”

Il Circolo culturale G. Calarco, presso la sede di Via A. Vespucci n.10/g, domenica 25 febbraio alle h: 18.00 ospiterà Emiliano Barbucci regista del film documentario "Gramsci 44" prodotto da Ram Film
Gramsci 44 racconta il periodo trascorso da Antonio Gramsci, condannato dal regime fascista al confino, ad Ustica e si focalizza sulla "Scuola dei confinati politici" costituita da Gramsci nel periodo del suo breve soggiorno.
Antonio Gramsci avrebbe dovuto scontare sull'isola cinque anni di confino, ma vi rimase solo 44 giorni, dal 7 dicembre 1926 al 20 gennaio 1927, in quanto intervenne un'altra condanna che comportò un nuovo arresto e il suo trasferimento nel carcere milanese di San Vittore.
In quel periodo, al fine di sopravvivere alla logorante morte intellettuale cui erano condannati i confinati, individuò l'unico obiettivo possibile nella realizzazione di una scuola che arginasse l'analfabetismo diffuso in quel territorio coinvolgendo cittadini di ogni età e stato sociale. Di quella scuola oggi molti hanno ancora ricordo, ed è per l'isola di Ustica uno dei fondamenti della loro memoria storica.
Emiliano Barbucci è nato a Reggio Calabria nel 1981, laureato in Dams nel 2008, ha terminato gli studi con una tesi in Cinematografia documentaria. Ha collaborato per due anni con la Cattedra del Prof. Cesare Pitto, ordinario di Antropologia culturale e Cinematografia documentaria presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università della Calabria, partecipando al progetto di ricerca "Prima mappa dell'insularità del Mezzogiorno: il mare, le isole, le comunità, la cultura, i trasporti e la comunicazione". La facoltà di Lettere e Filosofia dell'Unical, gli ha riconosciuto, per il biennio 2009/2010 il titolo di Cultore della materia in Discipline demoetnoantropologiche.
Ha firmato la sua prima regìa nel 2009, con la realizzazione del documentario etno-antropologico breve "Forte più del mare".

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Nel 2010 è stato assistente alla regia per Fabio Mollo nel documentario "Il sogno a Mezzogiorno"; nel 2012 ha girato il reportage "Vivere bene non si dice" e, per Repubblica.it, "Diritti all'inferno"; nel 2015 ha girato lo spot "Il razzismo è un brutto sogno" per il Servizio Centrale SPRAR Ministero dell'Interno.
"Gramsci 44" è il suo primo lungometraggio che nasce quasi per caso, durante un viaggio a Ustica; Direttore della Fotografia Daniele Ciprì e attore protagonista Peppino Mazzotta.
Ad agosto del 2015 è stato selezionato per partecipare alla Summer School di Marco Bellocchio, Scuola di Alta Formazione Cinematografica per Filmakers, nell'ambito del Bobbio Film Fesival 2015, il corso è stato tenuto da Daniele Ciprì.
Nell'ottobre 2015 ha collaborato come Aiuto Operatore alla lavorazione del corto "Non toccate questa casa" di Americo Melchionda, produzione Ram Film, Direttore della Fotografia Rocco Marra; nel novembre 2015 ha firmato il montaggio del docufilm "Radiomigrante" di Gaetano Crivaro e Emanuele Milasi, produzione Ram Film.