Traffico di animali protetti, Bombardieri: “Commercio verso Malta”

Bombardieri25maggio"Sull'isola di Malta sono stati realizzati circa novemila appostamenti autorizzati per la cattura di uccellini e gli uccelli vivi catturati in Calabria servivano appunto da richiami".

Così il nuovo procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri nella conferenza stampa indetta per illustrare gli esiti dell'operazione "Free Wildlife" che ha sgominato una banda specializzata nel traffico di animali si specie protette. " A Malta - ha aggiunto il procuratore - i richiami vivi catturati in Calabria giungevano da Pozzallo dov'erano consegnati dagli arrestati, in cambio di danaro contante, a commercianti dell'isola. Il giro di affari fruttava agli arrestati circa un milione di euro l'anno, tra fauna viva e morta". Secondo quanto emerso dalle indagini, inoltre, la tipica 'polenta e osei' veniva servita nei ristoranti del Veneto e della Lombardia con gli uccellini catturati e uccisi lungo le falde aspromontane.

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"Quotidianamente - ha sostenuto il comandante regionale dei carabinieri forestali, colonnello Giorgio Maria Borrelli - venivano catturati con le reti dai 300 ai 400 animali, anche durante il periodo della riproduzione. Secondo un calcolo approssimativo, in un solo anno sarebbero stati catturati circa 160 mila capi di avifauna selvatica, con conseguenti inimmaginabili per l'impoverimento delle specie cacciate con gravissime conseguenze di perdita di biodiversità". Scenario dell'inchiesta era tutto l'areale del bacino idrografico del torrente 'Catona', propaggine del versante aspromontano dell'Area dello Stretto di Messina, dove operavano gli arrestati, originari di San Roberto e Fiumara di Muro.

Secondo quanto accertato, gli uccelli catturati con le reti, e senza selezione, erano tenuti "in gabbioni e in condizioni insopportabili per le loro condizioni etologiche per poi essere uccisi con crudeltà", per spezzamento della colonna vertebrale all'altezza del colloa".